Fabrizio Pozzoli
Fabrizio Pozzoli nasce nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici esperienze come aiuto scenografo. Compie stages negli Stati Uniti e in Inghilterra. Ricerca in ambito grafico e di scrittura e si forma ai corsi della Scuola del fumetto di Milano, dove consegue precise capacità di rappresentazione anatomica della figura cui sarà sempre fedele. Dagli ultimi anni novanta lavora a sculture metalliche tridimensionali, realizzate in filo di ferro, generalmente protetto da silicone, ma a volte lasciato alla corrosione della ruggine.
Tra 1998 e 1999 Pozzoli soggiorna a Londra e Windsor. Nel 2002 alcune delle figure si dispongono all’interno o emergono da strutture architettoniche in ferro ammantato di ruggine: si tratta dei prodromi, in chiave di studio, di una più ampia concezione della figura nello spazio come scena, che di recente ha verificato il contestualizzarsi di eventi teatrali attorno a sculture di Pozzoli, eseguite a grandezza naturale. Al filo di ferro si accompagna a volte filo di rame, con un incremento del dato drammatico o come indicatore di percorsi dello sguardo sul corpo della figura. Un incremento dell’impatto luministico è inoltre ottenuto con la zincatura del materiale. Nel 2005 inizia a lavorare a sculture di grandi dimensioni, concentrando l’attenzione non più soltanto sul corpo nella sua totalità, ma sul volto e i suoi caratteri fisionomici.
A partire dal 2007, compare nei lavori di Pozzoli l’elemento ruggine, ottenuto attraverso la naturale ossidazione del metallo esposto agli agenti atmosferici. Nel 2008 l’esposizione personale OVERSIZE, presso la Galleria Montrasio Arte di Milano, è impreziosita dagli scatti del grande Maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, che ritrae il giovane artista milanese al lavoro nel suo studio. Soggiorna per tre mesi a New York, presso la Residenza per Artisti HSF, dove tiene anche una mostra personale.
Nel 2009 partecipa al Premio Artivisive San Fedele a Milano, dove è terzo classificato. Compare nel catalogo “Gianni Berengo Gardin – Reportrait”, tra i personaggi del mondo della cultura del ‘900 immortalati dall’illustre fotografo. Al catalogo è legata una grande mostra tenutasi a Palazzo Penotti Ubertini di Orta San Giulio(NO). In occasione della mostra Milo Manara, tenutasi a Venezia, presso il Palazzo Querini Stampalia, viene invitato a realizzare una serie di lavori come omaggio al grande Disegnatore.
Tra il 2010 e il 2011 inaugura la mostra Attese, presso la galleria Gli eroici furori di Milano, che vede le sculture di Fabrizio Pozzoli dialogare con le opere di Gianfranco Ferroni: uno dei famosi Dialoghi a Due della galleria con Catalogo e testi di Chiara Gatti e Silvia Agliotti.
Nel 2014 sempre a Gli eroici furori di Milano inaugura l’esposizione Intrecci, che vede proseguire il dialogo tra Pozzoli e i maestri della fotografia contemporanea, nella coesistenza delle sculture con i lavori a mosaico realizzati con pellicole Polaroid® da Maurizio Galimberti: un altro Dialogo a Due della Galleria che resterà nella memoria, insieme al Catalogo con i testi di Silvia Agliotti e Alberto Mattia Martini. Fabrizio Pozzoli è presente inoltre da sempre in numerose Esposizioni collettive della Galleria, come scultore di punta de Gli eroici furori. Alcune delle sue sculture fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali Il Parco di Sculture presso L’Idroscalo di Milano e la Fondazione Bracco. A partire dal 2004, le opere di Pozzoli vengono utilizzate per l’allestimento di scenografie in pièces rappresentate in vari teatri (Filodrammatici, Libero, Binario7).
Fabrizio Pozzoli ha esposto in Europa, America e Asia.