Enrico Cattaneo

Enrico Cattaneo (Milano 1933 – 2019), dopo gli studi scientifici, grazie alla madre che gli regala la prima fotocamera, si avvicina alla fotografia nel 1955. Frequenta il Circolo Fotografico Milanese, ottiene riconoscimenti che lo inducono ad approfondire il suo impegno nel campo della fotografia sociale e partecipa alla fondazione del Gruppo 66. Le fotografie di quegli anni risentono del clima di reazione alle immagini rassicuranti dell’estetismo di stampo pittorialista cui rabbiosamente contrappone provocatori paesaggi di discariche. Passato al professionismo nel 1963, sposta rapidamente i suoi interessi verso il mondo dell’arte: per un verso fotografa gli studi e le opere dei pittori del Realismo Esistenziale come Tino Vaglieri, Gianfranco Ferroni, Sandro Leporini, e dall’altro si riconosce egli stesso negli assunti del movimento realizzando intense immagini in bianco e nero della periferia milanese intrise di una poetica pessimistica, mai di maniera. Anche la scultura lo attrae e diventa amico di artisti quali Alik Cavaliere, Mauro Stacciali, Franco Somaini che ne stimano il lavoro e si affidano a lui per la documentazione delle loro opere. L’interesse del fotografo va però oltre la pura e semplice documentazione: ben presto infatti Enrico Cattaneo si trasforma in un vero e proprio interprete di quanto succede nel mondo artistico con un’originale e sempre più completa panoramica di inaugurazioni, incontri, manifestazioni. L’esplosione giocosa delle avanguardie dei gruppi di Fluxus e del Nouveau Réalisme lo vede come protagonista capace di trasformare il momento della documentazione in una reale testimonianza militante della performance e dell’happening, ma anche in una rilettura dell’accaduto che diviene essa stessa una variante performativa. Le fotografie assumono quindi una doppia vertenza: per un verso sono preziosa e spesso unica testimonianza dell’avvenimento e per l’altra, vivendo di una loro vita autonoma, a partire dai primi anni Settanta vengono esposte in gallerie e pubblicate in volumi.
Enrico Cattaneo ha esposto a Gli eroici furori in una bi-personale dal titolo “Rapsodia” nel 2016 insieme alla scultrice Nada Pivetta ed è stato numerose volte presente in esposizioni collettive della galleria. A Parigi partecipa con Gli eroici furori all’edizione di FOTOFEVER 2018.

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