Alfredo Casali
Alfredo Casali nasce a Piacenza nel 1955. All’esordio tende a una personale interpretazione del repertorio fantastico e surreale cui si dedicavano, nei medesimi anni, vari altri artisti piacentini. Si tratta però solamente di una fase di ricerca, abbandonata negli anni ’80 per dedicarsi a esperienze nel campo della poesia visiva (nel 1982 Casali è tra i firmatari del Primo Manifesto Internazionale di Mail Art) che approderanno a un originale linguaggio fondato su pochi elementi archetipici, ognuno dei quali sarà ricorrente all’interno di veri e propri cicli. Sono le case, i tavoli, i pani, le montagne, le nuvole a costituire da ora gli idoli permanenti di una riflessione che si applica alle radici delle cose e dell’esistenza, sulla base di una estrema, poetica, rarefatta e anche scabra essenzialità. A determinare tale visione contribuiscono anche implicazioni filosofiche (nel 1983 Casali si laurea in Filosofia a Bologna con Luciano Anceschi) ma quel che più conta è lo sviluppo di un linguaggio che, nei suoi risalti materici, nell’animazione continua della superficie pittorica, si definisce sempre più come diagramma di un’interiorità profondamente vissuta anche se mai esibita in modo compiaciuto. Tra i primi a scoprire e a valorizzare la sua arte, è Giovanni Fumagalli, che lo vuole tra gli artisti della sua galleria (la storica Galleria delle Ore di Milano) e che, dal 1986 al 1996, gli farà da guida e da maestro. Nel 1993 è invitato alla XXXII Biennale d’Arte Città di Milano e alla III Biennale di Cremona, dove torna nel 1999 per la VI edizione. Numerose le mostre, anche personali, in Italia e all’estero.